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BONUS 2024: COME CAMBIA IL QUADRO NORMATIVO


La Legge di Bilancio 2024 e la Riforma fiscale hanno apportato significative modifiche agli incentivi sulle assunzioni, uno stravolgimento del precedente quadro normativo.

Punto saliente è l'eliminazione di due importanti bonus (introdotti dalla Manovra 2021 e rimasti in vigore anno dopo anno fino a questo momento): quelli riguardanti l’assunzione di donne e under 36.


COS’ALTRO NON È STATO PROROGATO?


La fine dell’anno ha visto la scadenza (e il mancato rinnovo) anche di altro: addio anche al bonus NEET.

Dunque, quali sono gli incentivi ancora in vigore?

 

GLI INCENTIVI ATTUALMENTE IN VIGORE


-       Decontribuzione Sud: prorogata questa misura spettante ai datori di lavoro con sede nelle regioni del Mezzogiorno, che prevede un esonero contributivo del 30% per ogni dipendente (per poter accedere a questo beneficio, a fare testo è la sede di lavoro in cui la prestazione è effettivamente svolta e non la sede legale dell’azienda.  

-       Under 30: è previsto un esonero contributivo del 50% retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali (fino a un massimo di tremila euro) ai datori che assumono giovani sotto i 30 anni mai assunti –prima di quel momento- a tempo indeterminato.

-       Over 50: è previsto un esonero del 50% della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali ai datori che assumano lavoratori da 50 anni in su, disoccupati da 12 mesi almeno. La durata dell’esonero è variabile (12 mesi se si tratta di assunzione a termine, 18 mesi se l’assunzione è a tempo indeterminato)

 

LA SUPER NOVITÀ DEL 2024


La deduzione in questione è un incentivo per le imprese ed è pari al 120% per le assunzioni a tempo indeterminato, innalzato al 130% in caso l’assunzione riguardi lavoratori svantaggiati (donne con almeno 2 figli minori, lavoratori con disabilità…).

In sostanza va a favorire i datori che incrementano il numero di dipendenti a tempo indeterminato (ma non riguarda le imprese di nuova costituzione).

In conclusione, le recenti modifiche normative riflettono un approccio mirato a promuovere l'occupazione stabile e a fornire incentivi specifici per categorie di lavoratori che potrebbero incontrare maggiori difficoltà nel trovare impiego.

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