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Stress Lavoro Correlato: un problema sottovalutato


Stress Lavoro Correlato: impatto su lavoratori e aziende


Le conseguenze dello stress lavorativo sia sul dipendente che sulle aziende, è spesso molto sottovalutato. Il modo migliore per comprenderne l’impatto reale è attraverso i numeri:

· 30 milioni: il numero di giornate lavorative perse ogni anno a causa di malattie e infortuni riconducibili allo stress;

· 3 miliardi: i danni causati alle aziende da assenteismo, presenteismo e turnover correlati allo stress lavorativo;

· 6.000€: il costo stimato per le aziende per ogni dipendente che si licenzia a causa del turnover;

· 20% in meno: la produttività di un lavoratore stressato.

 

Le conseguenze dello stress lavoro correlato sui lavoratori possono essere diverse:

· problemi di concentrazione e attenzione: lo stress rende il lavoratore meno attento e concentrato, riducendone la produttività e aumentando notevolmente il rischio di infortuni sul lavoro, incidenti o errori;

· disturbi psicologici: si va dall’ansia all’insonnia, fino al burnout. Ma alla lunga si può arrivare a cali di autostima, all’isolamento e alla depressione;

· disturbi fisici: l’accumulo di stress può portare a mal di testa cronici, affaticamento, dolori muscolari, problemi gastrointestinali, digrignamento dei denti e tachicardia.

 

Stress Lavoro Correlato: cause e fattori di rischio


“Lo stress lavoro-correlato (Slc) viene definito come una condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale ed è conseguenza del fatto che taluni individui non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o alle aspettative riposte in loro. [Fonte: inail.it]

La principale causa che può scatenare un forte stress lavorativo è sicuramente il carico di lavoro eccessivo. Spesso il dipendente è sottoposto a una mole di lavoro impossibile da sostenere da solo e difficile da portare a termine nei tempi richiesti. Altri fattori che contribuiscono a questa situazione di stress possono essere:

· mancanza di controllo sul proprio lavoro, che rende impotenti e frustrati;

· mancanza di stimoli e di mansioni di responsabilità, che rendono il lavoro troppo ripetitivo e senza una prospettiva di crescita;

· un ambiente lavorativo negativo, che può significare conflitti con i colleghi o i superiori o anche mobbing;

· scarso supporto da parte di colleghi e superiori, che aumentano la sensazione di isolamento e di abbandono a sé stessi.

Questi ultimi fattori, comunque, non sono direttamente riconducibili allo stress lavoro correlato, poiché in questa categoria rientrano solo i fattori che sono riconducibili all’organizzazione del lavoro (decreto legislativo 81/2008).

 

Gli obblighi per le aziende


L’azienda ha l’obbligo di valutare ed identificare i fattori di rischio di SLC all’interno del proprio ambiente lavorativo. Per prevenire e aiutare i propri dipendenti, ogni azienda dovrebbe valutare i carichi di lavoro a cui sono sottoposti i lavoratori e dovrebbe tutelare coloro che ne manifestano i sintomi.

L’INAIL mette a disposizione alcune risorse per aiutare le aziende a valutare e gestire i casi di stress lavoro-correlato. (https://www.inail.it/cs/internet/attivita/ricerca-e-tecnologia/area-salute-sul-lavoro/rischi-psicosociali-e-tutela-dei-lavoratori-vulnerabili/rischio-stress-lavoro-correlato.html)

Bisogna sottolineare che è nell’interesse dell’azienda creare un ambiente di lavoro sano e non sovraccaricare i dipendenti, per ben due motivi: ne risentirebbe la produttività e sono previste sanzioni per la mancata valutazione e adozione delle misure di prevenzione contro il rischio SLC.

Inoltre, come abbiamo affrontato nell’articolo sulla responsabilità per danni da stress (link all’articolo non ancora caricato), la Cassazione ha stabilito che il datore è responsabile per i danni alla salute del dipendente causati da un ambiente lavorativo eccessivamente stressante.

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