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STRESS LAVORATIVO: COME GESTIRLO EVITANDO IL BURNOUT




“Stress” termine derivato dal latino “strictus”, stretto.

Lo dice la parola stessa: pressioni, aspettative e carico di lavoro in costante aumento finiscono per creare tensione, una sensazione di pressione che soffoca il dipendente. Stress, appunto.


UN PASSO INDIETRO


Chiariamo subito, lo stress in sé non è necessariamente qualcosa di negativo, anzi. Una quantità moderata, sostenibile, può addirittura giovare: è la risposta del nostro organismo per affrontare nel modo migliore una sfida impegnativa, aumentando la concentrazione e la produttività, permettendo di dare il massimo in quella situazione.


MA…COSA SUCCEDE QUANDO LO STRESS È ECCESSIVO?


Se arriva a un livello troppo alto per poter essere tollerato dall’individuo o si protrae per un lasso di tempo eccessivo, lo stress smette di essere uno stimolo per migliorare e diventa un problema.

In alcuni casi, un problema grosso, tanto da far rischiare il temuto burnout lavorativo [una condizione di esaurimento che implica gravi problemi psicologici come ansia, affaticamento mentale che si riflette anche sul fisico e improduttività].

Questo porta inevitabilmente ad avere problemi anche nella gestione dei rapporti con i colleghi, un senso di incapacità e inadeguatezza.


COSA SI PUÒ FARE PER EVITARLO?


L’unica soluzione è imparare a gestire lo stress in azienda, adottando veri e propri modelli di comportamento che scongiurano il sorgere di simili problemi, innescando un circolo virtuoso che porta a un ambiente di lavoro sano ed equilibrato.


1. Favorire la creazione di un rapporto sereno tra i dipendenti: spesso ci si ritrova a trascorrere molto tempo con i propri colleghi, dunque è necessario che le relazioni siano sempre serene e sincere. Dal punto di vista del datore di lavoro, questo significa promuovere la collaborazione evitando di creare situazioni di competizione, estremamente dannose e stressanti.


2. Fornire il supporto necessario: una soluzione potrebbe essere quella di organizzare riunioni o incontri a cadenza regolare per motivare i dipendenti ed esortarli a esprimere le loro difficoltà, instaurando un dialogo costruttivo.


3. Una comunicazione aziendale trasparente: la chiarezza è la base per uno stato d’animo sereno, quindi è necessario che tutti siano a conoscenza di ciò che accade nell’azienda (orari, norme di sicurezza, licenziamenti…).


4. Niente messaggi serali o nel weekend: il tempo libero deve restare tale, per questo motivo è necessario rivedere il concetto di urgenza. Lo stress di essere contattato nel tempo libero non danneggia soltanto il dipendente, ma si ripercuote anche su chi gli sta intorno.


In conclusione, l’impegno costante per la gestione dello stress dovrebbe essere una priorità all’interno di un’azienda: un clima lavorativo sano, con dipendenti sereni, incide significativamente sul raggiungimento degli obiettivi, portando a grandi risultati.

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