La pensione di reversibilità costituisce un fondamentale sostegno sociale per i coniugi/familiari di un pensionato (o lavoratore) deceduto, finalizzato a garantire una certa sicurezza economica ai superstiti dopo la perdita del familiare (sempre che ricorrano i requisiti previsti per beneficiarne).
DIFFERENZA CON LA PENSIONE INDIRETTA
· La pensione di reversibilità è erogata ai familiari del defunto che era –al momento della morte- titolare di una pensione diretta (come quella di vecchiaia);
· La pensione indiretta è erogata ai familiari del defunto che era-al momento della morte- non ancora in età pensionabile ma assicurata previdenzialmente.
A CHI SPETTA?
1. Al coniuge superstite (ma il beneficio decade nel caso di nuove nozze); al coniuge divorziato, se a questo spetta un assegno divorzile e non sia convolato a nuove nozze (in più è necessario che il defunto abbia iniziato un rapporto assicurativo prima del divorzio).
2. Ai figli
· Minorenni al momento della morte del soggetto;
· I figli inabili al lavoro che –al momento della morte del soggetto- erano a suo carico;
· Maggiorenni fino a 21 anni che –al momento della morte del soggetto- erano a suo carico e che siano studenti/impegnati a frequentare corsi di formazione professionali (fino a 26 anni se frequentano l’università, nel rispetto dei requisiti di cui sopra).
3. Ai genitori (in assenza di coniuge o figli)
Che abbiano compiuto 65 anni, se a carico del defunto (sempre che non siano a loro volta titolari di pensione).
4. Ai fratelli (in assenza di coniuge o figli)
Possono beneficiarne i fratelli celibi/sorelle nubili inabili al lavoro, se carico del soggetto deceduto (sempre che non siano a loro volta titolari di pensione).
I soggetti appena elencati possono chiedere la pensione di reversibilità solo se
-a carico del soggetto al momento della sua morte;
- si trovino in una situazione di impossibilità di provvedere al proprio sostentamento;
-dimostrino la convivenza con il soggetto al momento della morte.
COME SI CALCOLA
La pensione di reversibilità è calcolata in base a una determinata percentuale sulla base della pensione corrisposta al deceduto (per esempio la percentuale per il coniuge solo si attesta al 60%, coniuge con un figlio 80% e così via).
È da specificare che tale somma va ad accumularsi con i redditi del beneficiario, il che significa che all’aumentare del reddito del beneficiario, la pensione di reversibilità può diminuire.
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